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mercoledì 6 febbraio 2013
APPARIZIONE DI SAN GIUSEPPE AD EDSON GLAUBER (II parte) - MANAUS, 04.03.1998
LA TERZA PROMESSA
DEL CUORE CASTISSIMO
DI SAN GIUSEPPE
Mio caro figlio,
che grande onore e dignità
ho ricevuto dal Padre celeste,
che ha fatto esultare di gioia
il mio Cuore!
Il Padre celeste
mi ha concesso l'onore
di poterlo rappresentare
in questo mondo,
per poter avere cura
del suo divino e amato Figlio
Gesù Cristo.
Il mio Cuore rimase anche sorpreso
per tanta dignità,
poiché io mi sentivo incapace,
indegno per così grande favore
e beneficio,
ma misi tutto nelle mani del Signore
e, come suo servo,
ero disposto a compiere
la sua santissima Volontà.
Pensa, mio caro figlio,
che felicità sentiva il mio Cuore:
il Figlio dell'Altissimo
ora stava sotto le mie cure
ed era conosciuto
da tutti gli uomini
come mio Figlio legittimo!
Agli occhi degli uomini
questo era impossibile,
ma per Dio tutto è possibile,
quando Lui vuole così.
Per questa grande grazia e gioia
che Dio ha concesso al mio Cuore
e per un così grande mistero,
io PROMETTO di chiedere
dinnanzi a Lui
per tutti coloro
che ricorreranno a me,
onorando questo mio Cuore,
la grazia di poter risolvere
i problemi più difficili
e le necessità più urgenti,
che agli occhi degli uomini
sembrano impossibili da risolvere,
ma che per mia intercessione presso Dio
diventeranno possibili.
Benedico in questa notte
tutta l'umanità.
Spargo le grazie del mio Cuore
sopra tutti i peccatori,
affinché si convertano.
Un messaggio
che ci rammenta il privilegio
- unico nella storia dell'umanità -
donato a San Giuseppe:
quello cioé di essere il Padre
- verginale e castissimo -
del Figlio di Dio.
Una dignità eccelsa,
conferita a Lui solo,
tra tutti gli uomini
di tutti i tempi.
Una missione che Egli compì
con fede, umiltà, amore
fino all'ultimo respiro,
realizzando perfettamente
la Volontà di Dio
nella sua vita terrena
e in quella della sua famiglia.
Perciò ora il suo posto in Cielo è tale
che la sua potenza di intercessione
presso Dio
è immensa.
Affidiamoci dunque a Lui,
non solo per chiedere grazie materiali,
ma soprattutto per implorare
la grazia delle grazie:
la nostra conversione.
Totale, perseverante.
Preludio di vita. Di vita eterna.